La paura del futuro
C’è una realtà che non possiamo dimenticare
Un’esclusione sociale in continuo aumento, un tasso di disoccupazione al limite della sopportazione sociale, scatenando la paura del futuro, condizionano negativamente il legame tra individuo e società, creando il cittadino occasionale.
Per contribuire al buon vivere di tutti, per fare società, è necessario un progetto politico che metta nelle sue priorità la riqualificazione delle politiche sociali.
Partendo dal diritto alla vita, dal diritto al lavoro, dal ruolo della famiglia,
va preso atto :
-che crescono gli aborti e mancano politiche per sostenere una gravidanza indesiderata e/o problematica.
-che nella nostra realtà industriale si sono persi migliaia posti di lavoro che non sono stati assorbiti da altre realtà produttive,
-che bisogna fare in modo che mettere al mondo un figlio non sia un atto di eroismo, un lusso, ma sia visto come una ricchezza per il paese, per cui va rivista la logica del sistema fiscale.
-che la famiglia eroga servizi alla persona, agli anziani, ai bambini, ai malati, ai portatori di handicap, un lavoro di cura che non viene riconosciuto. Un servizio non delegabile per cui la famiglia va messa in condizione di poter svolgere questo servizio
-che occorre avviare politiche sociali che aiutino la formazione di nuove famiglie.
Chiarendo che la soddisfazione di un bisogno reale non può dipendere dal bilancio comunale e quindi dal luogo di residenza, (per non negare di fatto elementi importanti di democrazia), è necessario che tutti i soggetti istituzionali si trovino coinvolti dentro un progetto politico che riqualifichi le politiche del welfare, ponendole tra le priorità dell’agenda politica.