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Il 10 maggio il Papa incontra la scuola

 Sarà presentato il manifesto con con i sette punti nodali:

 Educazione
Educare significa aiutare a diventare persone adulte inserite in una comu­nità. Occorre guardare alla scuola co­me bene di tutti e di ciascuno, cuore pulsante dell’identità culturale, civile e sociale.

Insegnanti
Sono la risorsa fondamentale per una “buona scuola”. Per questo va curata la vocazione dell’insegnante, sia negli aspetti personali motivazionali, sia ne­gli aspetti disciplinari e didattici.


Generazioni e futuro
L’educazione è compito dei genitori e compimento della loro azione gene­rativa.

 
Umanesimo
Per un’educazione che non sia solo acquisizione di competenze. L’uma­nesimo aiuta la dimensione educativa a riconquistare la sua dignità di “per­corso verso l’autenticamente umano”.


Autonomia e sussidiarietà
Per una scuola autonoma e uno Sta­to garante della qualità. Tale condi­zione dovrebbe essere la norma, non l’eccezione.


Comunità
Scuola è comunità che educa, in rete con altre comunità. Solo una scuola inserita in rete, può davvero costruire amicizia civile e il bene delle relazio­ni, contributi alla crescita del bene co­mune.


Alleanza educativa
Un’alleanza tra scuola e famiglia, in u­na logica di rigorosa lealtà reciproca. Questo implica un confronto comune sulle questioni, la costruzione di rela­zioni generative, l’attenzione inclusi­va verso gli alunni in difficoltà: la stes­sa attenzione va manifestata verso la scuola, a sua volta marginale per l’o­pinione pubblica.