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Ricordato S.Giovanni Paolo II

"...voleva essere ricordato come il Papa della famiglia"


 

“Gela Famiglia” giorno 22 ottobre ha festeggiato, San Giovanni Paolo II, protettore dell’associazione. Soci e simpatizzanti di “Gela Famiglia” hanno partecipato alla celebrazione liturgica, presieduta da Don Guido Ferrigno, che si è tenuta nella Chiesa Maria SS. delle Grazie, ricordando altresì i soci volontari defunti.

All’interno della celebrazione è stata ricordata la figura di Giovanni Paolo II, che eletto Papa il 16 ottobre 1978, il 22 ottobre inizia il solenne ministero di Pastore Universale della Chiesa, è il primo Papa non italiano dopo Adriano VI, che morì il 14 settembre del 1523.

Dialogo interreligioso ed ecumenico, difesa della pace, e della dignità dell'uomo sono impegni quotidiani del suo ministero apostolico e pastorale. Molto importanti sono le sue encicliche, tra le quali sono da ricordare la “Redemptor hominis”, la “Dives in misericordia”, la “Laborem exercens”, la “Veritatis splendor” e l'“Evangelium vitae”..

L’esortazione apostolica Familiaris Consortio caratterizza il suo apostolato per e con la famiglia, volendo promuovere la famiglia in quanto chiesa domestica come soggetto ecclesiale e sociale. Come ha sottolineato in un suo intervento Papa Francesco, il desiderio di Giovanni Paolo II era quello di essere ricordato come il Papa della famiglia.

Richiamando questa esortazione don guido Ferrigno ha invitato i presenti ad una riflessione che possa elaborare impegni concreti alla stregua del buon samaritano.

È stato rimarcato un passo della Familiaris Consortio: « Le famiglie, sia singole che associate, possono e devono dedicarsi a molteplici opere di servizio sociale, specialmente a vantaggio dei poveri, e comunque di tutte quelle persone e situazioni che l'organizzazione previdenziale ed assistenziale delle pubbliche autorità non riesce a raggiungere.
Il compito sociale delle famiglie è chiamato ad esprimersi anche in forma di intervento politico: le famiglie, cioè, devono per prime adoperarsi affinché le leggi e le istituzioni dello Stato non solo non offendano, ma sostengano e difendano positivamente i diritti e i doveri della famiglia. In tal senso le famiglie devono crescere nella coscienza di essere «protagoniste» della cosiddetta «politica familiare» ed assumersi la responsabilità di trasformare la società: diversamente le famiglie saranno le prime vittime di quei mali, che si sono limitate ad osservare con indifferenza »

Il presidente Ignazio Emmolo ha sottolineato che l’associazione nel suo statuto fa propria questa esortazione che diventa incoraggiamento per un impegno capace di attivare un circuito virtuoso nel promuovere l’accoglienza, la solidarietà, la fiducia, la speranza, per una autentica crescita umana.