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La civiltà può traballare?

Quando l’uomo si scorda della sua umanità.

 

Il valore della civiltà non è un frutto spontaneo ma il condensato di un percorso educativo e formativo che non si arresta nel tempo ed è, quanto mai, a rischio di fallimento, pressato com’è da individualismi patogeni.

La retorica vuota di significato, il protagonismo esasperato e quasi morboso, i comportamenti plateali, la teatralità dell’agire, il moralismo, sono dimensioni che se particolarmente accentuati in un determinato ambiente attivano forme di imbarbarimento: l’uomo si scorda della sua umanità.

Sapienza, discernimento, un forte e convinto radicamento della persona nei suoi valori di base, la capacità di tradurre in comportamenti le regole interiorizzate, il rispetto e la tutela della dignità della persona, sempre ed in qualsiasi circostanza, aiutano la società nel suo processo di continua umanizzazione.

 

Non esiste il più bravo della classe, quando qualcuno si è innalzato ed è stato riconosciuto in questo ruolo, la storia ci insegna quali sono state le ricadute.