Giornata diocesana 2015
Domenica 19 aprile:video e foto
La diocesi di Piazza Armerina ha celebrato la XXIV giornata della famiglia con la partecipazione delle famiglie provenienti da tutti i vicariati.
L’appuntamento organizzato dalla pastorale familiare diocesana conclude il percorso formativo che annualmente l’ufficio diocesano di pastorale familiare, proponendosi di svolgere un ruolo di sussidiarietà al servizio delle parrocchie, offre alle coppie della diocesi.
Per l’anno sociale 2014-2015 il percorso è stato curato dal nostro Vescovo don Rosario Gisana e da don Giacinto Magro , ed ha posto come occasione di riflessione l’amore di Dio che crea e ri-crea l'umanità stimolandoci a vedere nella “storia di Dio l’uomo e nell’uomo vedere Dio”.
La riflessione sul tema: “Il Sacramento del Matrimonio e il mistero nuziale di Cristo”, che ha caratterizzato la XXIV Giornata Diocesana delle Famiglie, ha fatto come da cornice sul percorso compiuto.
La relazione di don Giacinto Magro si è articolata sviluppando i seguenti contenuti:
- Se tu conoscessi il dono di Dio,
- Il mistero nuziale di Cristo è Eucaristico,
- Il mistero-sacramento del matrimonio,
È stato sottolineato come la conoscenza di Cristo si misura nella capacità di farsi coinvolgere nel suo mistero nuziale, sapendo vivere come coppia, come famiglia l’essenzialità eucaristica: “perdonare ed accogliere il male dell’altro per trasformarlo”.
La giornata nel suo clima familiare di festa è stata allietata dalla concomitanza di due anniversari: i sette anni di sacerdozio di don Giacinto Magro ed i quarant’anni di matrimonio della coppia Maria e Luigi Cinardo.
Ci portiamo a casa la presa di coscienza che il matrimonio deve occupare un ruolo fondamentale nella società presentandosi come ambito vitale per la crescita dell’uomo in modo conforme alla sua dignità, che proviene dall’atto creativo. Nella consapevolezza di tale responsabilità l’impegno ecclesiale è di maturare nella famiglia la capacità di accogliere le sfide poste dalla società civile nel suo cambiamento culturale, proponendosi come soggetto (e non come oggetto) di cultura sociale e religiosa. Ringraziamo il Signore per questo stare insieme come famiglie unite al proprio Vescovo.