Stati generali della società civile 2015
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Viviamo in una società in cui le certezze consolidate vengono messe in discussione, dove il concetto di libertà viene inteso arbitrariamente, dove i piaceri diventano valori.
Assediati come siamo da continue emergenze, le nostre energie si consumano per mettere rattoppi su un tessuto già logoro.
Dobbiamo prendere coscienza che manca la capacità di generare politica, di generare polis.
Occorre creare una diffusa coesione sociale.
La casa de volontariato è il luogo in cui si sperimenta la fatica del lungo percorso che si pone come meta il bene comune, partendo dall'umanità, abitando le domande che vengono dai quartieri della città, volerla mettere i discussione è un autogol per la comunità civile.
Bisogna rafforzare la coesione sociale nei quartieri, con il contributo di ciascuno e di tutti, nessuno deve sentirsi escluso, nessuno si può permettere di stare alla finestra a guardare.
Chi amministra deve valorizzare la capacità di accogliere quanto dai cittadini viene denunciato e quindi attivare percorsi che diano risposte.
Fondamento essenziale il principio che non si possono fare parti uguali tra diseguali.
Il contributo dell'esperienza di Ernesto Olivero il fondatore dell'arsenale della pace, che ha incontrato la città, è una testimonianza che quanto insieme sognato può diventare profezia