Piazza Armerina, domenica 15 novembre 2015
Foto e video
Ragazzi, mass-media-famiglia-società
Questo è stato il tema del secondo incontro diocesano di pastorale familiare che si è tenuto in Piazza Armerina domenica 15 novembre.
La relazione, assai puntuale, tenuta della dott.ssa Orlando ha aiutato le famiglie presenti ad avere una più consapevole visione del cambiamento epocale e delle sue ricadute sociali e quindi prendere atto del ruolo che possono e devono esercitare per consentire agli adolescenti di non essere in balia dei nuovi media.
Spunti emersi :
Il contesto in cui oggi ci muoviamo è segnato dalla presenza e dalla mediazione dei mezzi di comunicazione, per il ruolo sempre più decisivo che hanno nel modellare il nostro stile di vita, il nostro relazionarci, la nostra identità generazionale.
In questo contesto molto fluido, dai contorni sfumati il presente diventa progetto di vita, il passaggio dalla giovinezza alla maturità è vissuto con paura, manca il pensiero critico (per l’incapacità di comprendere), si vogliono risposte a tutto senza la fatica di sperimentare una riflessione.
C’è una richiesta di modelli stabili, coerenti, che se non si trovano in famiglia si cercano in altri ambienti.
Si cerca una identità attraverso la dimensione virtuale che ti da la percezione di essere al centro dell’attenzione (I like); reale ed immaginario si contaminano tanto da compromettere la consapevolezza di essere, qui ed ora.
C’è una fuga dalla realtà perché non accettata per la mancanza di punti di riferimento.
Che cosa fare? È questa la domanda che subito viene fuori. Non c’è un decalogo con delle regole da applicare, ma la necessità di un impegno comune che chiama in causa il mondo degli adulti, le famiglie, le agenzie educative per costruire relazioni significative, di fare piccoli passi concreti per ritrovare la strada degli affetti dell’essere riconosciuti.
La sfida è lanciata