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La Sacra Famiglia di Nazareth

L’intendimento della chiesa è di presentare la Sacra Famiglia di Nazareth come modello e fonte di ispirazione per tutte le famiglie.

Da qualche parte si chiedono se non sia anacronistico proporre oggi come modello di coppia l’unione tra Maria e Giuseppe, perché oggi le cose stanno diversamente.In effetti i tempi sono cambiati, rispetto a duemila anni fa, ma è necessario distinguere, stare attenti a ciò che è storico e che passa e va, da ciò che invece essenziale. Alla luce di quanto avviene nella realtà di oggi dove la relazione viene finalizzata al soddisfacimento del proprio benessere più che al desiderio di accogliere e conoscere l’altro, in un tempo in cui il per sempre è incomprensibile, perchè limitativo della propria libertà, in un tempo cui separazioni e divorzi sono in continuo aumento, con matrimoni che finiscono dopo meno di un anno, a cui si accompagnano, secondo le statistiche unioni matrimoniali che si frantumano anche dopo venti e più anni. In un tempo in cui regna l’illusione che per fare un matrimonio riuscito basti l’attrazione reciproca e una intesa sessuale ben collaudata, è proprio in questo contesto che l’esempio della Sacra Famiglia risulta essere vitale per rinsaldare le unioni matrimoniali per dare la giusta prospettiva al matrimonio.Gesù si fa uomo per stare in mezzo agli uomini, e volle far parte di una famiglia per renderci capaci di vivere quello stile di vita che la legge di Dio ci comunica, riportando altresì alla dignità che gli è dovuta la vita familiare. La Sacra Famiglia, risulta soprattutto oggi un modello e fonte di ispirazione per tutte le famiglie perché ci richiama all’essenziale, a quei valori spirituali che spesso mancano e che sono indispensabili per formare un matrimonio che resista nel tempo: la conoscenza, la stima reciproca, la capacità di uscire da se stessi, di sapersi comprendere, all’occasione perdonare, di coltivare progetti ed ideali comuni, e più ancora di pregare insieme. Nella famiglia è presente il seme dell’accoglienza, la vita dell’altro è preziosa, quanto la propria, ci si preoccupa della salute di tutti, nella famiglia tutto si condivide, nella famiglia sono presenti talenti, che se fatti fruttificare ed adeguatamente diffusi possono trasformare l’umanità. Ma è necessario averne la consapevolezza, cercando di essere famiglia.La famiglia deve entrare in dialogo con le istituzioni, deve proporsi come soggetto sociale, creare una coscienza per adeguate politiche familiari: il diritto alla casa, una equa fiscalità, il riconoscimento del lavoro domestico, favorendo correnti di opinioni fondate sui valori. È necessario altresì che l’intera comunità cristiana si adoperi nell’illuminare e sostenere le famiglie nella loro missione di evangelizzazione, aiutare i fidanzati a vivere il tempo del fidanzamento come un tempo di grazia, di maturazione, aiutare le coppie a vivere il loro rapporto in conformità alla vocazione cristiana e cattolica professata, aiutare le giovani coppie a vivere la loro vocazione apostolica nella chiesa.

 non tutto è solo famiglia, ma ciò che non va bene per la famiglia, che ostacola la famiglia non fa crescere il bene comune e danneggia l’umanità”