Bellissimo Messaggio di Papa Francesco sul Natale:
Il Natale di solito è una festa rumorosa, ci farebbe bene
un po’ di silenzio per ascoltare la voce dell’Amore.
Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno
e lasciare entrare Dio nella tua anima.
L’albero di Natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita.
Gli addobbi di Natale sei tu quando le tue virtù sono i colori
che adornano la tua vita.
La campana di Natale sei tu quando chiami, congreghi e cerchi di unire.
Sei anche luce di Natale quando illumini con la tua vita il cammino degli altri
con la bontà la pazienza l’allegria e la generosità.
Gli angeli di Natale sei tu quando canti al mondo
un messaggio di pace di giustizia e di amore.
La stella di Natale sei tu quando conduci qualcuno all’incontro con il Signore.
Sei anche i re magi quando dai il meglio che hai senza tenere conto a chi lo dai.
La musica di Natale sei tu quando conquisti l’armonia dentro di te.
Il regalo di Natale sei tu quando sei
un vero amico e fratello di tutti gli esseri umani.
Gli auguri di Natale sei tu quando perdoni
e ristabilisci la pace anche quando soffri.
Il cenone di Natale sei tu quando sazi
di pane e di speranza il povero che ti sta di fianco.
Tu sei la notte di Natale quando umile e cosciente ricevi nel silenzio della notte
il Salvatore del mondo senza rumori ne grandi celebrazioni.
Tu sei sorriso di confidenza e tenerezza nella pace interiore di un Natale perenne che stabilisce il regno dentro di te.
Un buon Natale a tutti coloro che assomigliano al Natale
SAN FRANCESCO
LE VIRTÙ ALLONTANANO I VIZI:
DOV’È AMORE E SAPIENZA, IVI NON È TIMORE NÉ IGNORANZA
DOV’È PAZIENZA ED UMILTÀ, IVI NON È IRA NE TURBAMENTO
DOV’È POVERTÀ CON LETIZIA, IVI NON È CUPIDIGIA NÉ AVARIZIA
DOV’È QUIETE E MEDITAZIONE, IVI NON È AFFANNO NÉ DISSIPAZIONE
DOV’È IL TIMORE DEL SIGNORE A COSTRUIRE LA CASA, IVI IL NEMICO NON PUÒ TROVARE VIA D’ENTRATA
DOV’È MISERICORDIA E DISCREZIONE IVI NON È SUPERFLUITÀ NÉ DUREZZA
SAN FRANCESCO
Tu, chi sei?
Su un campione di cento persone, novantanove hanno risposto così: IO SONO un ingegnere, : IO SONO un pensionato,: IO SONO un magistrato, : IO SONO un disoccupato, : IO SONO un avvocato, e cosi via. Ognuno si è identificato con il proprio mestiere/ ruolo, con la propria situazione. Solo uno ha risposto dicendo:
IO SONO una persona che lavora il legno.
Secondo voi chi ha dato la risposta più attinente alla domanda posta?
Certamente non riconoscersi nella propria identità di persona fa pensare su quello che è il percorso di crescita di un paese e tante anomalie: soprusi, diritti negati, prevaricazioni, privilegi trovano facile giustificazioni.
Pensate sia utile riappropriarci della nostra identità di persona e del suo autentico significato?